Il mistero del tesoro dei Templari la leggenda lo vuole nascosto sotto la terra dell'Aventino

#SegretidiRoma

di Rosanna Pilolli 05/09/2016 CULTURA E SOCIETÀ
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Accanto alla Basilica di S.Sabina all’Aventino  e al bellissimo Parco degli aranci si erge la Piazza dei Cavalieri di Malta che prende nome dagli eredi spirituali di quei drammatici Cavalieri Templari distrutti nel 1312 dal Re di Francia Filippo il Bello. La storia dell’Ordine dei Templari che si definivano “poveri compagni d’armi di Cristo e dl Tempio di Salomone”, è tuttora gremita di misteri e di leggende, di maledizioni e di manipolazioni. Fu. uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi del cristianesimo medioevale esteso con i suoi simboli in tutta Italia. 

 La loro presenza anche a Roma è testimoniata dal complesso che è oggi sede dei Cavalieri di Malta appena al di  là del misterioso portone dal cui foro nella serratura si vede la cupola di S.Pietro.

Dell’insieme  fa parte la Chiesa di S.Maria in Portico concepita come un codice segreto la cui facciata rappresenta un testo ermetico di difficile traduzione. La scritta FERT oltre il portale d’ingresso è accompagnata da una serie di simboli: mezze lune incatenate, la torre e la rossa croce di Malta. Secondo la leggenda questo luogo conserva importanti segreti la cui maggioranza è tuttora ignota. Si racconta che l’intero Colle Aventino a forma di nave, sarebbe dovuto partire per la Terra Santa e i Templari che vi avevano stabilito una sede avrebbero nascosto sottoterra una parte cospicua del loro immenso tesoro .

La nascita dell’Ordine fissa le sue basi in Terra Santa quando i pellegrini che giungevano da tutta Europa alla volta di Gerusalemme venivano depredati e uccisi dalle bande di predoni che infestavano le strade.  Un gruppo di nobili cavalieri decise di fondare l?ordine Templare per assicurare incolumità e aiuto ai visitatori del Santo Sepolcro. Reso ufficiale  da una Bolla papale nel 1199 aderì alla tradizionale regola monastica della carità povertà e castità  però con  l’aggiunta del ruolo di  combattenti  Ma non solo:  I Templari iniziarono a gestire i beni dei pellegrini con investimenti oculati e molto redditizi così da  assicurarsi in breve tempo un patrimonio enorme che fu la loro fortuna e l loro fine. I beni accumulati finirono con il fare gola al Re di Francia Filippo il Bello il cui Stato nel 1314,   era sull’orlo della bancarotta per  i debiti vastissimi accumulati nel tempo da questi monaci guerrieri Fu un gioco piuttosto facile coprire di colpe e quindi massacrare i Cavalieri Templari che già avevano suscitato non poche  perplessità e voci calunniosa dall’interno della Chiesa ufficiale fino al Pontefice.. Filippo infatti subornò il Papa Clemente V che dette luogo alla drammatica disoluzione dell’Ordine accusato di sodomia, di legami indecenti, di sputi sulla Croce di Cristo e di adorazione di un idolo dalla lunga barba nera chiamato Bafometto, una storpiatura in realtà di Maometto. Il Maestro dell’Ordine, Jaques de Molay fu torturato e mandato al rogo insieme ai  suoi notabili

Mentre si alzavano le fiamme Jaques lanciò la sua maledizione di morte contro  Filippo il Bello e lo stesso  Papa Clemente. Fu ascoltato dalla Sorte dei giusti e i due artefici della strage persero malamente  la vita entro l’anno.

I Templari esistono ancora, non sono più ricchissimi ma la loro missione a favore del prossimo continua nel nostro mondo affamato di solidarietà.


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